lunedì 27 agosto 2012

Nota n° 10 - Non prevalebunt N° 2

Nota num. 10 pag. 20

Innanzitutto Amerio indica che nella Chiesa c'è una crisi. Questo è il fatto: crisi nella Chiesa non della Chiesa. Per questo mi permetto di dire che il titolo di Iota unum, quando si dice Studio delle variazioni della Chiesa, forse sarebbe stato meglio, come ha scritto il prof. Radaelli: Studio delle variazioni nella Chiesa. Altrimenti potrebbe sembrare - e certamente non era nelle intenzioni di Amerio - che la Chiesa sia cambiata. Ma questo è impossibile perché essa è il Corpo Mistico di Cristo, è la Sposa di Gesù, è assistita infallibilmente da Lui. Se nell'elemento umano ci sono sempre state, ci sono anche oggi, ci saranno domani delle deficienze, questo non significa che la Chiesa, nella sua sostanza, possa subire delle variazioni.

Traspare sempre più evidente, per coloro che hanno la fortuna (Grazia) di poter assistere alle celebrazioni della S.Messa V.O. dell’esistenza spirituale e materiale parte di Chiesa a cui, per me, è riferito il "non prevalebunt"; del "piccolo gregge" che vive la propria Fede secondo la Tradizione, non gente migliore degli altri, non meno peccatrice ma consapevole della propria pochezza rispetto all’enorme Grazia ricevuta. E’ la gente che si alza la mattina e prega: "Signore ti ringrazio ti avermi fatto cristiano". E’ la parte di Chiesa che si accosta con tremore alla balaustra per ricevere Lui, è la gente che è toccata nell’anima e nel cuore ognivolta che vede, con stupore, l’Elevazione dell’Ostia e del Calice alla Consacrazione mentre l’incenso sale al cielo. L’occhio di ogni fedele, del celebrante, dei ministranti contemplano il cuore, l’essenza vera di quella parte di Chiesa alla quale è stato assicurato da N.S.G.C. il "non prevalebunt". Quanto siamo vicini, ma anche lontani, noi che ci dichiariamo fedeli da questa parte di Chiesa ? Il "non prevalebunt" vale per tutta la Chiesa e anche per noi che diciamo di farne parte? Può la Chiesa trionfante essere soggetta a variazioni? E quella purgante ? E quella militante ? Sicuramente non c’è azione, momento di vita della Chiesa militante in cui Essa è più vicina alla Chiesa trionfante che non quello della Sacra Liturgia, della Celebrazione della Messa, dell’Offerta a Dio Onnipotente del pane e del vino ormai transustanziati definitivamente nel Corpo e Sangue di Gesù Nostro Signore. Ecco perché ogni attacco, ogni minimizzazione dell’azione liturgica è un colpo al cuore della Chiesa, Tutta!

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